@Tarasso per Kotiomkin
Oggi sul Washington Post si
racconta di un funzionario del partito cinese il cui lavoro consiste nel
visionare circa 700 film porno alla settimana. Viene facile buttarla in battuta
(“:..,un lavoro per un uomo di polso, un lavoro da perderci la vista, ecc.”),
ma mi viene soprattutto da pensare alla noia esistenziale di un uomo costretto
a passare la sua vita a visionare chiappe e palle, a spiare gli altri godere e
a tenere alta del partito comunista la bandiera (e un pochino anche l’asta,
via). Tristezza e che ciò che per altri è sesso, per questo poveretto è lavoro.
Solo lavoro. In spagnolo si dice
trabajo, in francese travail e il suo suono evoca naturalmente il travagliato
dolore del parto. Il lavoro è fatica, il lavoro è –a volte- umiliazione. Nella
prima metà del XIX secolo, c’era il ‘bussafinestra’, un tizio che, per vivere,
andava a svegliare gli operai
della prima Rivoluzione Industriale. Una sorta di Testimone di Geova per giorni
infrasettimanali, pagato dai capitalisti per scassare la minchia ai propri
dipendenti fin dal mattino presto. Un secolo prima andava di moda il ‘bambino
delle botte’: per insegnare le buone
maniere al futuro erede al trono che era intoccabile, un altro bambino le
prendeva al posto suo. La professione cadde in disuso dopo che si scoprì che il
bambino delle botte di Luigi XVI era stato Robespierre. E’ un mondo antico e
scomparso, dove si mangiava frustando i cani nelle chiese, reggendo pitali e
contribuendo ad indurire manualmente i membri nobili dei nobili membri
dell’impero. Oggi nessuno sano di mente vorrebbe fare il frustatore o il
reggipitale. Sopravvive giusto l’antico mestiere dell’induritore di pene per
imperatori barzotti, ma semplicemente perché -scomparsi i cani dalle chiese,
spariti i pitali dalle case- i potenti impotenti sono una costante della
storia. Certo, in un’epoca di vacche magre, occorre adattarsi, sperare,
ingegnarsi. Tra 300 anni, verranno forse ricordate le professioni emergenti di
questi anni difficili: il
pensionato da comizio, il parlamentare da scambio, il grillino da Senato e il
capezzone di rappresentanza, la moglie da alimento e le amanti da calippo. Molto
probabilmente saranno ricordate le vacche che grasse o magre, seppero essere
felimente molto vacche e un pochino anche testimoni. Sicuramente verrà
ricordato, con qualche invidia,
l’uomo che sussurrava ai film porno. L’unico con un po’ di decoro in questo
mondo di bovina inutilità.
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